articolo Cucina
Tutti matti per la pizza! freccelunedì 23 settembre 2013 


La storia della pizza è lunga e complicata. Già nell'antichità esisteva una variante simile alla pizza, cioè delle focacce, più o meno appiattite, alle quali venivano aggiunti svariati tipi di condimenti. Questi pani di forma piatta provenivano dall'area del Mediterraneo e già gli antichi Greci, come anche i persiani, cuocevano un pane di forma appiattita. Nel XVI secolo a Napoli a un pane schiacciato venne dato il nome di "pizza" che deriva dall'evoluzione della parola "pitta". Pietanza dei poveri, era venduta in strada e non fu considerata una ricetta di cucina per lungo tempo.

Prima del XVII secolo la pizza era coperta con una salsa bianca, che poi fu sostituita con l'olio d'oliva, formaggio, pomodori o pesce. Nel giugno 1889, per onorare la Regina d'Italia, Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito, creò la "Pizza Margherita", una pizza condita con pomodori, mozzarella e basilico, per rappresentare i colori della bandiera italiana. Fino al 1830 circa, la pizza era venduta su bancarelle ambulanti e da venditori di strada fuori dai forni. Alcune pizzerie, come per esempio la rinomata "Antica Pizzeria Port'Alba" a Napoli, mantengono viva questa questa antica tradizione. Nel 1984 fu fondata "l'Associazione Verace Pizza Napoletana", la quale riconosce solo la Marinara e la Margherita verace e ha stabilito regole molto specifiche che devono essere seguite per un'autentica pizza napoletana.

Per l'associazione, le regole per una buona pizza sono: cottura nel forno a legna alla temperatura di 485° C per non più di 60-90 secondi, una base fatta a mano senza che sia utilizzato il mattarello, uno spessore maggiore di un terzo di centimetro al centro e un diametro che non deve superare i 35 centimetri. La classica Margherita ha 300 calorie ogni 100 grammi, ma esistono piccoli accorgimenti che, se seguiti, ci permettono di gustare una buona pizza con un apporto calorico inferiore al normale. Ecco alcuni suggerimenti:
  • si devono, innanzitutto, preferire pizze più sottili. Una pizza molto sottile rispetto a una più soffice contiene fino a 200 calorie e 6 grammi in meno;
  • la scelta dei condimenti è un altro aspetto di grande importanza. Meglio evitare di ricoprire la propria pizza con salsiccia, prosciutto, wurstel o salumi di origine animale, ciò infatti, significherebbe fornire al proprio corpo un quantitativo di calorie molto più elevato rispetto a quello proveniente dall'assunzione di alimenti vegetali. In pizzeria, allora, è buona norma chiedere la pizza vegetariana, con sole verdure, che, pur avendo un sapore ottimo, ha un minor effetto ingrassante;
  • dimezzare la quantità di formaggio presente, consente di eliminare anche 80 calorie e 6 grammi di grasso per porzione. Un'alternativa interessante potrebbe anche essere sostituire la mozzarella di bufala con fiocchi di latte o ricotta magra;
  • è preferibile evitare di accompagnare la pizza con bibite particolarmente caloriche, infatti, la pizza fa venire sete, senza accorgersene, si beve più del solito;
  • infine, quando è possibile, l'uso di un tovagliolo di carta può aiutare ad assorbire parte del grasso in eccesso che trasuda dalla pizza. Ben 45 calorie e 5 grammi di grasso possono essere eliminati in questo modo.
Unire gusto e salute è il migliore escamotage per godere dei piaceri della tavola!
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Elisabetta  Mancini - vedi tutti gli articoli di Elisabetta  Mancini


   
Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su:


 

Vedi anche

Gli alimenti ricchi di sali minerali - sabato 7 giugno 2014
La dieta, quando equilibrata, consente di assumere il giusto quantitativo di sali minerali, che sono essenziali per tutelare la nostra salute. Cibi ed alimenti ne contengono, infatti, una buona percentuale, basta solo ricordare che nella cottura ........

Padelle Antiaderenti, il Teflon può essere Cancerogeno - lunedì 28 luglio 2014

Padelle Antiaderenti, il Teflon può essere Cancerogeno, è quanto sembrano dimostrare alcune recenti ricerche che quindi consiglierebbero di evitare di utilizzare questo tipo di padelle, ma anche pentole, per la cottura degli alimenti. Il condizionale ........

Le gallette di riso, un pericolo per la salute - sabato 8 giugno 2013

Le gallette di riso, o meglio tutti i cereali e i prodotti a base di riso, quindi il riso stesso, sono potenzialmente pericolosi per la salute. Il pericolo è rappresentato dall’arsenico che è presente in piccolissima parte, si tratta di microgrammi, ........

Zucchero di canna e zucchero bianco: le differenze - giovedì 12 dicembre 2013
La differenza fondamentale tra lo zucchero di canna e quello bianco raffinato, consiste nel fatto che, mentre quello di canna, come dice la parola stessa viene estratto dalla canna da zucchero, quello bianco invece deriva dalla lavorazione della ........

Mangiare il pesce fa bene! - lunedì 23 settembre 2013
Esistono diversi tipi di pesce ed è diverso il loro grado di digeribilità: alcuni sono molti digeribili e adatti all'alimentazione di bambini e anziani(platessa, nasello, sogliola, trota), altri possono risultare meno digeribili(tonno, sgombro, ........

 

Ricetta del giorno
Riso e fagioli neri
Lessare per 15 minuti il riso per risotti, scolarlo e metterlo da parte. Sbucciare le cipolle rosse. Affettarle molto sottili e stufarle per 10 minuti ....


Articoli correlati

Come preparare le polpettine al gorgonzola - domenica 15 settembre 2013
Le polpettine di patate al gorgonzola sono senza dubbio un cibo gustoso che può essere preparato da tutti, a basso costo e di sicuro successo. In questa guida aiuteremo quindi il letto a prepararle in modo da poter intrattenere i propri amici. ........

La buona tavola, la prima regola del mangiare bene - lunedì 15 ottobre 2012

La buona tavola deve rispettare le regole del mangiare bene, sano ed equilibrato. Questo non vuol dire affatto che la buona tavola è solo quella salutista, quella delle diete, tanto per intenderci, ma è quella caratterizzata da una cucina sana, ........

Come preparare i peperoni alla griglia - giovedì 12 settembre 2013
Uno dei piatti più deliziosi della cucina mediterranea sono senza dubbio i peperoni alla griglia, facilissimi da preparare, poco dispendiosi e adatti per qualsiasi occasione sia in inverno che in estate. Il costo per una pietanza del genere è ........

Come preparare il pane con la farina di castagne - venerdì 8 novembre 2013
Il pane fatto con la farina di castagna anticamente, nei periodi di crisi del raccolto che investirono la nostra Penisola, fu senza dubbio una valida alternativa alla sola farina. Cerchiamo ora di riprendere questa antica tradizione spiegando ........

Come preparare le arepas - giovedì 12 settembre 2013
Oggigiorno sempre più persone si appassionano ai cibi esotici, e prendono sempre più piede le focacce che vengono cucinate in America latina. Tra queste menzioneremo le arepas, di origine venezuelane, che sono entrate prepotentemente nelle nostre ........

Ricetta del giorno
Spaghetti al pesto di rucola e pistacchi
Mettere a bollire l’acqua per la pasta, e una volta raggiunto il bollore, salarla e tuffarvi gli spaghetti, quindi rimettere il coperchio alla pentola ....
Articoli redazionali

La Contessa di “Camaldoli” - giovedì 13 marzo 2014

C’è un luogo magico in cui il tempo sembra fermarsi, in cui le papille gustative sembrano essere spinte  a degustare con maggior consapevolezza qualche specialità partenopea o a inebriarsi con vini pregiati, per via della posizione surreale ........


 articolo Cucina
Tutti matti per la pizza! freccelunedì 23 settembre 2013 

La storia della pizza è lunga e complicata. Già nell'antichità esisteva una variante simile alla pizza, cioè delle focacce, più o meno appiattite, alle quali venivano aggiunti svariati tipi di condimenti. Questi pani di forma piatta provenivano dall'area del Mediterraneo e già gli antichi Greci, come anche i persiani, cuocevano un pane di forma appiattita. Nel XVI secolo a Napoli a un pane schiacciato venne dato il nome di "pizza" che deriva dall'evoluzione della parola "pitta". Pietanza dei poveri, era venduta in strada e non fu considerata una ricetta di cucina per lungo tempo.

Prima del XVII secolo la pizza era coperta con una salsa bianca, che poi fu sostituita con l'olio d'oliva, formaggio, pomodori o pesce. Nel giugno 1889, per onorare la Regina d'Italia, Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito, creò la "Pizza Margherita", una pizza condita con pomodori, mozzarella e basilico, per rappresentare i colori della bandiera italiana. Fino al 1830 circa, la pizza era venduta su bancarelle ambulanti e da venditori di strada fuori dai forni. Alcune pizzerie, come per esempio la rinomata "Antica Pizzeria Port'Alba" a Napoli, mantengono viva questa questa antica tradizione. Nel 1984 fu fondata "l'Associazione Verace Pizza Napoletana", la quale riconosce solo la Marinara e la Margherita verace e ha stabilito regole molto specifiche che devono essere seguite per un'autentica pizza napoletana.

Per l'associazione, le regole per una buona pizza sono: cottura nel forno a legna alla temperatura di 485° C per non più di 60-90 secondi, una base fatta a mano senza che sia utilizzato il mattarello, uno spessore maggiore di un terzo di centimetro al centro e un diametro che non deve superare i 35 centimetri. La classica Margherita ha 300 calorie ogni 100 grammi, ma esistono piccoli accorgimenti che, se seguiti, ci permettono di gustare una buona pizza con un apporto calorico inferiore al normale. Ecco alcuni suggerimenti:
  • si devono, innanzitutto, preferire pizze più sottili. Una pizza molto sottile rispetto a una più soffice contiene fino a 200 calorie e 6 grammi in meno;
  • la scelta dei condimenti è un altro aspetto di grande importanza. Meglio evitare di ricoprire la propria pizza con salsiccia, prosciutto, wurstel o salumi di origine animale, ciò infatti, significherebbe fornire al proprio corpo un quantitativo di calorie molto più elevato rispetto a quello proveniente dall'assunzione di alimenti vegetali. In pizzeria, allora, è buona norma chiedere la pizza vegetariana, con sole verdure, che, pur avendo un sapore ottimo, ha un minor effetto ingrassante;
  • dimezzare la quantità di formaggio presente, consente di eliminare anche 80 calorie e 6 grammi di grasso per porzione. Un'alternativa interessante potrebbe anche essere sostituire la mozzarella di bufala con fiocchi di latte o ricotta magra;
  • è preferibile evitare di accompagnare la pizza con bibite particolarmente caloriche, infatti, la pizza fa venire sete, senza accorgersene, si beve più del solito;
  • infine, quando è possibile, l'uso di un tovagliolo di carta può aiutare ad assorbire parte del grasso in eccesso che trasuda dalla pizza. Ben 45 calorie e 5 grammi di grasso possono essere eliminati in questo modo.
Unire gusto e salute è il migliore escamotage per godere dei piaceri della tavola!
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Elisabetta  Mancini - vedi tutti gli articoli di Elisabetta  Mancini





Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su: